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Sessualità e benessere psico-fisico

“La sessualità viene riempita di menzogne. Il corpo cerca di dire la verità ma siamo talmente soffocati dalle regole che non riusciamo ad ascoltarlo”, sosteneva Jim Morrison.

Sottotitolo perfetto per introdurre l’argomento che vorremmo iniziare a sviluppare con l'aiuto della nostra amica e bravissima psicoterapeuta Francesca Castro, ovvero il tema della sessualità.


Ciò implica, ovviamente, parlare del rapporto con il nostro corpo, ma anche di immaginazione, emozioni e sentimenti. La sessualità è un elemento integrante dell'essere umano e risponde ai nostri bisogni di intimità, amore, desiderio, tenerezza, piacere, calore e affetto. La sessualità unisce corpo, spirito ed emozioni e crea legami sociali. Una vita sessuale appagante è benefica per la salute sia fisica che psicologica.


Che ne pensi, Francesca? Quanto è importante la sessualità per il nostro benessere psico-fisico?

Quante ore avete?! Partirò dal lontano 1800, quando un signore che si chiamava Sigmund Freud, il padre fondatore della psicanalisi, ha basato sulla sessualità la sua intera teoria di studio della mente umana, in particolare sul concetto di libido, inteso come pulsione sessuale e vitale. Ovviamente se sregolata porta alla patologia, ma se invece è vissuta con equilibrio, e cioè se la persona è in grado di viverla in senso creativo e costruttivo, oltre alla soddisfazione e all’appagamento, la vita sessuale porta a una realizzazione più ampia.

Perché la passione rappresenta una spinta vitale.

Se ci pensate, spesso diciamo Mi sono appassionata all’arte, mi sono appassionato a questa idea politica o a questa lettura. La passione in sostanza parte da lì e poi c’è il modo in cui viene incanalata e il modo in cui noi la sappiamo gestire. Questa relazione con le nostre pulsioni si manifesta prevalentemente in una buona vita sessuale, ma anche in tanti altri ambiti che possono essere appassionanti e costruttivi.

La sessualità apre anche il grande capitolo del rapporto con il proprio corpo, che è uno tra i temi principali del mio lavoro, cioè quello dei disturbi alimentari e del rapporto con l'immagine corporea. Chiaramente la sessualità gioca un ruolo importante. Il modo in cui io vivo la mia fisicità fa la differenza rispetto a quanto posso fidarmi anche delle mie sensazioni fisiche. E questo è davvero un grande tema.


Grazie Francesca, soprattutto per aver chiarito quanto la sessualità attraversi i vari aspetti della nostra vita e della nostra personalità. A questo punto passerei subito a un tema “forte”, quello delle persone che, dopo aver avuto un figlio o perché troppo prese dal proprio lavoro e dal quotidiano, spesso perdono interesse per la sessualità. La mia domanda è: succede? E soprattutto, perché succede?

Sì, succede, e mi capita di ascoltare spesso queste situazioni che implicano poi anche disagio e sofferenza. Alcune coppie, infatti, nel passaggio dal livello di coppia, dunque di rapporto “a due”, al livello di coppia e di genitori, dunque di rapporto “a 2 + x”, perdono la parte dell'intimità. Che più che essere una perdita della sessualità in sé, spesso è più una difficoltà di integrazione, perché diventare genitori è un passaggio molto importante e delicato aggiungendosi di fatto un nuovo pezzo alla nostra identità. Sono Francesca, sono una professionista, sono una donna, sono una compagna o una moglie, sono un'amica e poi a un certo punto divento anche una madre. E questo pezzo di identità nuova che si aggiunge quando si diventa genitori può essere molto ingombrante. Anche perché è la nostra cultura che la fa vivere in questo modo, e può succedere che si prenda tutto lo spazio e tutte le energie della persona.

Naturalmente si tratta in generale di un fatto non positivo, al di là della ricaduta che può avere sulla sessualità. Più la nostra personalità, la nostra identità, è infatti ricca di sfaccettature diverse, più abbiamo un codice migliore per trovare strade in grado di realizzarci.

Quando subentra il livello di genitori, può in sostanza venire meno il livello di “uomo o di donna o di partner”, finendo di conseguenza per gravare pesantemente sull'intimità in senso generale della coppia e quindi sulla vita sessuale.


Vorrei concludere questa prima introduzione con le bellissime parole di Alda Merini: “Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni”.

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