di Roberta Raviolo
La depressione estiva esiste, anche se è difficile crederlo. Come è possibile essere tristi,
giù di morale, avere voglia di piangere nei giorni più caldi e luminosi dell’anno, quando si è
in vacanza, ci si diverte e si incontrano amici. Eppure è così. La depressione estiva,
chiamata anche summer sadness, o summer blues, è una vera forma depressiva,
caratterizzata da demotivazione e infelicità profonda. È un problema vero, insomma, ben
diverso dalla tristezza o dalla malinconia che sono sentimenti comuni, diffusi e non certo
patologie dell’umore.
Depressione estiva, di che cosa si tratta
La depressione estiva (https://www.verywellmind.com/summer-depression-symptoms-risk-
factors-diagnosis-treatment-and-coping-4768191) fa parte dei Sad, ossia dei disturbi
affettivi stagionali. Sono forme di depressione maggiore ricorrente che si manifestano in
determinati periodi dell’anno.
A causarle sono modificazioni biologiche e ormonali che alterano l’attività di alcuni neurotrasmettitori. Le alterazioni biochimiche si verificano nell’organismo a causa dei cambiamenti di luce, temperatura esterna, nuovi ritmi sociali.
In estate è maggiore il cosiddetto fotoperiodo, ossia le ore di luce nel corso della giornata.
Solitamente, questo stimola il buon umore e fa sentire sereni, pronti a godersi l’estate.
In alcuni casi, le modificazioni del fotoperiodo portano ad alterare la produzione di serotonina
e a scatenare la depressione.
La presenza della luce per un lungo arco della giornata diminuisce inoltre la secrezione di melatonina, l’ormone del sonno e del relax che viene prodotto dal sistema nervoso di notte. Tutto questo modifica i ritmi circadiani: il sonno arriva più tardi e può essere disturbato, con influenze negative su umore, appetito e desiderio sessuale.
I sintomi della depressione estiva
La depressione estiva è caratterizzata da sintomi precisi che la differenziano dalla normale
tristezza. Leggete qui: se rispondete sì ad almeno cinque di questi segnali, potreste
soffrire di depressione estiva.
Calo di energie, fatica cronica, difficoltà a concentrarsi e a ricordare
Problemi a dormire la notte, con sonnolenza e stanchezza durante il giorno
Mancanza di interesse per il presente, incapacità di fare progetti per il futuro.
Malesseri come nausea, vampate di calore alternate a brividi di freddo, accelerazione del
battito cardiaco
Senso di solitudine, vuoto, ansia e disperazione
Percezione che gli impegni quotidiani siano ostacoli insormontabili
Difficoltà a occuparsi della propria famiglia e a prendersi cura di se stessi
Riduzione dei contatti sociali con progressivo isolamento
Come si cura la depressione estiva
Se vi siete riconosciuti nei malesseri elencati prima, è importante parlare con il medico ed
eventualmente con uno specialista. Se la diagnosi è proprio depressione estiva, occorrono
psicoterapia e probabilmente anche farmaci. Lo stile di vita è essenziale per sentirsi
meglio. Vediamo in che modo.
La psicoterapia
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è adatta a gestire le crisi depressive in un
determinato momento come l’estate. Insegna ad allontanare i pensieri negativi e i comportamenti sbagliati dovuti alla depressione e insegna tecniche per non incorrere nelle situazioni che causano malessere psichico.
I farmaci
Lo psichiatra può valutare se prescrivere una cura farmacologica da seguire per tutto il
tempo necessario, anche alcuni mesi e da non interrompere improvvisamente di propria
iniziativa quando si sta meglio. I farmaci adatti sono gli Ssri, inibitori selettivi della
ricaptazione della serotonina che svolgono un’azione specifica sul neurotrasmettitore
serotonina, aumentandone le concentrazioni nel cervello e sono molto tollerabili. Sono
efficaci anche gli inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (Snri) e quelli che
bloccano la ricaptazione della dopamina.
Lo stile di vita
Alcune regole quotidiane aiutano a migliorare l’umore e a controllare le crisi depressive.
Per esempio vanno evitati gli alcolici, che esercitano un effetto tossico sui neuroni,
inducendo stati depressivi dopo l’euforia iniziale. È importante poi, anche in estate,
mantenere ritmi regolari, come quelli della solita routine. Fare le ore piccole, svegliarsi
tardi, dormire a lungo nel pomeriggio sono abitudini che possono alterare ulteriormente il
delicato equilibrio dei neurotrasmettitori, peggiorando la situazione.
È essenziale anche nutrirsi bene, privilegiando cibi che danno benessere mentale (li chiamano mood food
food ) come pesce e olio di oliva, ricchi di acidi grassi benefici per l’attività del cervello, oltre a
frutta e ortaggi freschi che contengono minerali e vitamine importanti per la funzionalità
nervosa.
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