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KEEP CLEAN AND RUN 2023: l'eco-maratona più lunga del mondo

di Nadia Lucia Cerioli


La sostenibilità e le sue relazioni con il benessere sono il motivo conduttore di questa nostra sezione e, periodicamente, vi raccontiamo le mille sfaccettature di questo rapporto.


Oggi vi voglio parlare di un’iniziativa originale e di concreta comunicazione ambientale: Keep clean and run-2023!


Si tratta dell’eco-maratona più lunga del mondo che si svolge ogni anno in Italia a partire dal 2015, con la promozione e la partecipazione di Roberto Cavallo, agronomo e saggista italiano. Fondatore insieme ad altri soci nel 1996 della cooperativa ERICA, fra le prime aziende in Italia ad occuparsi di rifiuti non solo a livello di progettazione tecnica ma anche di comunicazione.



Roberto Cavallo ha una multi-sfaccettata esperienza sui temi ambientali, che va da incarichi istituzionali ad interventi a convegni internazionali sino ad arrivare a partecipazioni a trasmissioni radio-televisive, sia come ospite che come co-autore.


La manifestazione Keep clean and run costituisce l’evento di lancio di Let’s Clean Up Europe, nota campagna di sensibilizzazione europea coordinata da AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale), che ha lo scopo di collegare tutte le azioni di pulizia ambientale e di plogging organizzate in Europa.


Ma cosa si intende esattamente quando si parla di plogging?

Questo termine, che deriva dall’unione della parola svedese plocka upp (raccogliere) e dell'inglese jogging, rappresenta una tendenza eco-friendly che prevede la raccolta dei rifiuti in cui ci si imbatte nello svolgimento delle attività sportive all'aria aperta, come appunto la corsa.



Quest’attività, che coniuga allenamento e azioni di attenzione ambientale, genera effetti positivi non solo sull’ambiente ma anche sul proprio benessere, alleviando lo stress, aumentando l’autostima e il consumo di calorie.


Ed è con questo spirito che sabato 29 aprile partirà ufficialmente Keep clean and run.


Il percorso di questa edizione inizierà da un luogo estremamente simbolico: la Malga Ciapela. Situata sotto il ghiacciaio della Marmolada, rappresenta infatti un drammatico esempio degli effetti tangibili dei cambiamenti climatici.


Il percorso si snoderà poi lungo sette tappe, attraversando il Trentino e arrivando sino nel bresciano e nel bergamasco, e si concluderà con un evento finale a Gandino (BG) che si terrà venerdì 5 maggio.


Nella conferenza stampa di lancio di questa nona edizione, che si è tenuta martedì 11 aprile presso il Parco Indro Montanelli di Milano, abbiamo appreso che Roberto Cavallo sarà accompagnato da Vitor Pereira, runner sensibile ai temi ambientali, e da Gianmarco Maraviglia, fotografo di fama internazionale.


A loro si potranno unire tutti coloro che vorranno partecipare correndo e ripulendo un tratto del percorso lungo le diverse tappe previste, a partire da bambini e bambine delle scuole.


Quest’anno, poi, la manifestazione si arricchisce di un’interessante e quantomai attuale attività di ricerca, che sarà successivamente oggetto di pubblicazione.


In collaborazione con il Dipartimento Scienze e Politiche Ambientali dell’Università Statale di Milano, sotto la direzione del prof. Marco Parolini, saranno effettuati campionamenti in 14 laghi situati lungo il percorso, allo scopo di verificarne la presenza di microplastiche. Si tratta, fra l’altro, di una vera e propria azione di citizen science, nella quale i cittadini coinvolti si trasformeranno per un giorno in ricercatori e avranno l’opportunità di comprendere come l’inquinamento possa esplicare i propri effetti negativi anche in ambienti apparentemente incontaminati.


Se anche voi volete unirvi a questa impresa, potete visitare il sito www.keepcleanandrun.com e scaricare i tracciati GPS seguiti dai podisti e le tabelle con i passaggi e gli orari di partenza e arrivo.


L’evento Keep Clean and Run, infatti, ha lo scopo non solo di sensibilizzare sul tema dei rifiuti e sulla necessità di una partecipazione attiva della cittadinanza, ma anche di coinvolgere concretamente il territorio per renderlo protagonista del cambiamento, con un gesto semplice e rivoluzionario allo stesso tempo: piegare le gambe e raccogliere i rifiuti abbandonati e, possibilmente, differenziarli.


Un gesto che, a ben vedere, possiamo iniziare a fare nostro, anche nel nostro quotidiano!

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