di Gioia Belardinelli
Sabato, alle 14.30 al Circo Massimo, io ci sarò, e cosa ancora più importante con me ci sarà anche mio figlio che ha quasi 6 anni, perché è proprio da quest’età che è importante partire, perché gli uomini hanno la responsabilità di doversi sentire parte del problema.
Non lo capisce “in tempo” la ragazza innamorata che pensa che le dimostrazioni di gelosia siano frutto di amore e non di possesso,
non lo capisce “in tempo” la donna che lo fa per i figli,
non lo capisce “in tempo” la donna che pensa: “Forse è stata colpa mia”,
non lo capisce “in tempo” la donna che pensa: “Ma in fondo è una persona buona è solo particolarmente stressato”.
La verità è che non possiamo essere noi donne a dover capire tutto “in tempo”.
La verità è che non dobbiamo essere noi a cambiare, a diventare meno fragili, a divertirci di meno, ad essere meno libere, a provare meno sentimenti, a non farci travolgere dalla passione, a cercare di diventare più stronze, più sveglie e più diffidenti.
Non è colpa nostra e non siamo noi a doverci snaturare per non correre il rischio di morire.
I numeri
Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, la Giornata contro la violenza sulle donne è l’occasione anche per ripetere i numeri del fenomeno.
Uno studio delle Nazioni Unite ha evidenziato che ogni giorno nel mondo si verificano 137 femminicidi.
Nel 2022 ogni ora 5 donne sono morte per mano di partner, ex partner o famigliari.
In Italia solo nel 2023 ci sono stati oltre 100 femminicidi.
Secondo l’Istat, nei primi tre trimestri del 2023 sono state 30.581 le richieste d’aiuto arrivate tra telefonate e messaggi via chat al 1522, la linea nazionale antiviolenza e stalking.
Un numero preoccupante, e molto superiore alle 22.553 registrate nel 2022.
Più della metà (64,5%) delle donne che si sono rivolte all’1522 nel 2023 riporta di aver subito violenze per anni, il 25,5% per mesi. Il 24,8% di loro ha paura di morire oppure teme per la propria incolumità o quella dei propri cari.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a Roma
Domani, sabato 5 novembre, una marea viola colorerà la capitale in occasione della
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’ appuntamento è alle 14.30 al Circo Massimo per poi proseguire tutte e tutti insieme verso piazza San Giovanni.
Non una commemorazione delle vittime, ricordano da “Non una di meno”, che promuove la manifestazione, ma il punto di partenza per la «rivolta contro la violenza strutturale che colpisce le nostre vite».
Si attendono oltre 10 mila persone. Le adesioni vengono anche dai sindacati e dalle reti di associazioni di tutta Italia.
La manifestazione farà un po’ da madrina a una serie di eventi diffusi in tutta Roma e tutta la città si tingerà di arancione, colore scelto per la campagna mondiale 2023.
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