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Dolore e formicolii alla mano: i consigli per prevenire la Sindrome del TUNNEL CARPALE



Il tunnel carpale è uno stretto passaggio situato nel polso, attraverso il quale scorrono il

nervo mediano e i tendini flessori delle dita. È delimitato dalle ossa carpali e dal legamento

trasverso del carpo.


Questa struttura anatomica gioca un ruolo cruciale nella funzionalità della mano, ma la sua conformazione anatomica la rende naturalmente suscettibile a compressioni nervose che generano la cosiddetta “sindrome del tunnel carpale” (STC).


"Il freddo può accentuare i sintomi a causa della vasocostrizione, che può aumentare la compressione del nervo - afferma Luca Russo, ricercatore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie presso l'Università Telematica eCampus e docente in Ergonomia dell’Esercizio Fisico -, a differenza di quello che

comunemente si crede, però, gli sport invernali non sono necessariamente da evitare, ma

è importante utilizzare guanti termici adeguati, eseguire esercizi di riscaldamento prima

dell'attività e fare pause regolari".


L’inquadramento della sindrome del tunnel carpale si basa solitamente su una

combinazione di valutazione clinica e test strumentali. L’esame fisico prevede lo studio della

sensibilità, della forza e dei riflessi della mano. È poi possibile ricorrere a esami strumentali

quali elettromiografia e ecografia o risonanza magnetica del polso.


Un approccio innovativo e tecnologicamente avanzato per la diagnosi e lo studio della STC

è ora rappresentato dalla valutazione biomeccanica – prosegue il dottor Russo – ossia di

un'analisi scientifica e sistematica del movimento umano che mira a studiare le forze

interne ed esterne che agiscono sul corpo e come queste influenzano la mobilità.

In particolare, i sensori inerziali rappresentano uno strumento all’avanguardia e non

invasivo per la valutazione biomeccanica del polso nella STC. Questi dispositivi

miniaturizzati sono in grado di fornire dati precisi sui movimenti articolari, garantendo un

approccio oggettivo per la diagnosi precoce, il monitoraggio e la prevenzione di

questa condizione, nonché per la gestione della fase di riabilitazione in caso di intervento

chirurgico.


Il trattamento della sindrome del tunnel carpale può essere infatti di due tipologie:

conservativo o chirurgico. La scelta dipende dalla gravità dei sintomi ma soprattutto dalla

risposta ai trattamenti conservativi.


I trattamenti conservativi possono essere riassunti principalmente in:

• Riposo e immobilizzazione del polso

• Terapia fisica e esercizi di stretching

• Farmaci antinfiammatori

• Iniezioni di corticosteroidi


Il trattamento chirurgico invece prevede una decompressione del tunnel carpale,

solitamente mediante attraverso tecnica endoscopica o a cielo aperto. A posteriori

dell’intervento chirurgico segue solitamente un periodo di riabilitazione volto a recuperare la

funzione persa.


STRATEGIE PER PREVENIRNE L'INSORGENZA DELLA PATOLOGIA


Per concludere è giusto ricordare che esistono delle strategie e dei semplici accorgimenti

per prevenire l’insorgenza della patologia: “Per prima cosa è importante mantenere una

postura corretta mentre si lavora, specialmente se si trascorrono molte ore al computer,

assicurandosi che il monitor sia all'altezza degli occhi e che le spalle siano rilassate. È una

buona idea utilizzare una tastiera e un mouse ergonomici e regolare l'altezza della sedia e

del tavolo in modo che i polsi siano in posizione neutra.

Fare pause brevi ogni 30-60 ed eseguire esercizi di stretching per le mani e i polsi è utile

per migliorare la flessibilità e ridurre la tensione.

È inoltre possibile considerare l'uso di tutori o supporti per il polso, specialmente durante

la notte o durante attività che richiedono un uso prolungato delle mani”. Conclude il

professore.


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