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L’importanza di proteggere la pelle dal sole

Il melanoma è in costante aumento e la causa principale sono le scottature in età giovanile. Per questo è importante fin dall’infanzia utilizzare i solari adatti al proprio tipo di pelle, nella giusta quantità e rinnovando spesso l’applicazione. Vediamo i consigli della dermatologa.

di Roberta Raviolo


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La stagione estiva è ufficialmente iniziata e le spiagge sono affollate da persone di ogni età,

decise di rilassarsi al sole e scacciare il pallore dell’inverno con un po’ di tintarella perchè il

sole ha effetti benefici: migliora il tono dell’umore, aiuta a mantenere sane le ossa,

contribuisce ad alleviare alcuni disturbi cutanei come la dermatite atopica.


D’altra parte però comporta rischi legati all’invecchiamento cutaneo e danni al DNA della pelle, prima di tutto il melanoma, una vera emergenza in crescita, silenziosa ma preoccupante.


“I numeri parlano chiaro: l’incidenza del melanoma in Italia è raddoppiata negli ultimi dieci

anni e quella reale è pari a 30 casi su 100.000 abitanti e la fascia d’età colpita si sta

abbassando sempre di più”, dichiara la dottoressa Elisabetta Fulgione, specialista in

dermatologia e dirigente medico presso Clinica Dermatologica Università della Campania

Luigi Vanvitelli di Napoli, nel corso dell’evento “Sole e pelle: come prendersene cura in ogni

fase della vita”, promosso da Assosalute - Associazione Nazionale Farmaci da Banco e di

Automedicazione, parte di Federchimica.


Un dato che fa riflettere riguarda le scottature in età pediatrica: “Le ustioni solari nei bambini sono tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo del melanoma da adulti. In Australia, grazie a campagne di sensibilizzazione nelle scuole, i casi sono crollati. Questo dimostra che la prevenzione funziona davvero. Diagnosticare un melanoma nelle fasi iniziali significa avere una probabilità di guarigione vicina al 90%”.


Come proteggere la pelle in modo davvero efficace

La pelle cambia nel corso della vita: nei bambini è più sottile e delicata, quindi più esposta ai

danni solari e proteggerla fin da piccoli è un gesto di responsabilità. In adolescenza, gli ormoni

la rendono più grassa e soggetta a imperfezioni. Anche con acne o trattamenti fotosensibilizzanti, la protezione solare è fondamentale. Dai 35 anni, la fotoprotezione quotidiana aiuta a contrastare la perdita di tono e luminosità. In gravidanza e menopausa possono comparire iperpigmentazioni, smagliature e sensibilità: per questo, una skincare mirata e l’applicazione costante di solari sono alleati indispensabili.


Dopo i 60 anni, la pelle diventa più secca e fragile: qui servono cure specifiche come l’idratazione adeguata, l’applicazione di oli e burri nutrienti, la detersione delicata.


C’è anche un’altra faccia della medaglia”, avverte la dottoressa Fulgioni. “Fenomeni come la dermoressia e la cosmeticoressia, ovvero l’ossessione per la pelle perfetta, colpiscono sempre più spesso

adolescenti e perfino bambine sotto i 10 anni, che adottano routine di skincare ispirate al

mondo adulto, seguendo modelli non educativi diffusi sui social”.


Queste giovani appartenenti alla generazione Alpha, definita come la più beauty addicted di sempre, si truccano e utilizzano quotidianamente cosmetici complessi. I cosmetici destinati ai bambini devono

essere chiaramente riconoscibili e formulati per rispondere a esigenze specifiche. “L’utilizzo

da parte dei più piccoli di prodotti concepiti per adulti, come gli anti-age, non è raccomandato

e non porta benefici reali, perché testati su pelli mature”.


Gli errori pericolosi quando ci si espone al sole

Questa convinzione è solo una delle tante che sono diffuse, ma che sono scorrette e possono

essere addirittura pericolose. Nonostante le campagne di sensibilizzazione, persistono

numerose credenze errate sull’esposizione solare. Per esempio, si tende a sottovalutare i

rischi associati a pelle scura, abbronzatura o cielo nuvoloso. “Sono convinzioni sbagliate”

aggiunge la dermatologa. “L’abbronzatura offre una protezione molto limitata, paragonabile a

un fattore di protezione SPF 4. Inoltre, i raggi UV raggiungono la pelle anche con il cielo

coperto o sotto l’ombrellone”. Anche l’applicazione delle creme solari, spesso, è inadeguata: si

utilizzano quantità insufficienti o si trascurano zone sensibili come collo, orecchie, dorso dei

piedi e contorno occhi.


“L’uso corretto del solare non ostacola l’abbronzatura, anzi: la rende

più sana e duratura”, aggiunge l’esperta.

La quantità giusta? Un cucchiaino da tè per ogni zona del corpo, senza dimenticare il padiglione auricolare e la parte superiore dei piedi. Un altro equivoco riguarda la vitamina D: esporsi per ore è inutile e pericoloso. “20 minuti di esposizione, tre volte a settimana, con un quarto del corpo scoperto, sono sufficienti per fare scorta di questa sostanza”, sottolinea la dottoressa Fulgione. Inoltre, molti credono che i nei necessitino di una protezione solare “extra” rispetto al resto della pelle. “Nulla di più falso, perché i nei sono già pigmentati e difesi dalla melanina”, precisa l’esperta. “È invece

fondamentale proteggere tutta la superficie della pelle, soprattutto nei fototipi chiari. Il

melanoma, infatti, nel 70% dei casi insorge su cute sana”. La diagnosi precoce resta cruciale:

meno di 1 italiano su 4 si sottopone a controlli dermatologici.


Attenzione a eritemi e scottature

“Le scottature in età precoce aumentano del 50% il rischio di melanoma”, afferma la

specialista. “Eppure, molti genitori non applicano correttamente la protezione ai figli. La pelle

però ha una memoria. Le aggressioni subite nei primi anni possono manifestarsi anche dopo

decenni. È fondamentale proteggere i più piccoli con filtri adeguati e abitudini corrette”.


Durante l’estate, le scottature e gli eritemi solari rappresentano alcune delle problematiche

cutanee più diffuse. Arrossamenti, prurito,o addirittura vesciche e dolore intenso sono

sintomi da non sottovalutare. “Nei casi lievi, i farmaci di automedicazione facilmente

riconoscibili dal bollino rosso sulla confezione, come creme lenitive, antipruriginosi,

antinfiammatori o antistaminici orali, possono aiutare a ridurre fastidi e infiammazioni”,

suggerisce la dermatologa. “Tuttavia, in presenza di vesciche, infezioni o dolore persistente è

fondamentale consultare il medico. In presenza dei primi segnali di irritazione, è essenziale fermarsi, idratarsi adeguatamente, restare all’ombra e applicare prodotti dermatologicamente indicati evitando soluzioni fai-da-te, in particolare l’uso improprio di antistaminici e anestetici topici che, se usati in modo scorretto, possono causare dermatiti. A seconda della gravità, i dermatologi possono consigliare anche bendaggi umidi, antibiotici, creme con acido ialuronico o vitamina E, e, nei casi più seri, il trattamento delle vesciche”, conclude la dottoressa Fulgione.


Le 5 regole d’oro per una protezione efficace

1. Applicare la protezione solare ogni due ore e dopo ogni bagno. La crema va usata in

quantità generose prima dell’esposizione e riapplicata ogni due ore, o anche più spesso in

caso di bagni prolungati, sudorazione intensa o se si è a contatto con superfici riflettenti come

acqua e sabbia.

2. Evitare l’esposizione nelle ore centrali (11-16) in cui l’intensità dei raggi ultravioletti

raggiunge il picco massimo. Esporsi in queste ore significa aumentare esponenzialmente il

rischio di eritemi, ustioni e danni a lungo termine come fotoinvecchiamento e tumori cutanei.

3. Indossare cappello, occhiali e abiti leggeri. L’abbigliamento gioca un ruolo cruciale

nella difesa contro i raggi UV. È opportuno indossare cappelli a tesa larga, occhiali da sole con

filtri UV certificati e abiti leggeri ma coprenti, preferibilmente in tessuti tecnici o a trama fitta.

4. Controllare regolarmente i nei e rivolgersi al dermatologo in caso di cambiamenti

La prevenzione dei tumori cutanei passa anche attraverso l’autoesame e i controlli

specialistici, che permettono di individuare anche minime variazioni e riducendo il numero di

asportazioni inutili.

5. Idratare la pelle dopo il sole e bere molta acqua. Dopo l’esposizione solare, la pelle ha

bisogno di essere reidratata e lenita. L’uso di creme doposole o idratanti ricche di ingredienti

lenitivi come aloe, pantenolo e burro di karité aiuta a ripristinare la barriera cutanea, ridurre

l’infiammazione e prevenire la desquamazione. L’idratazione però non deve essere solo

esterna, ma anche “interna”: bere molta acqua è fondamentale per compensare la perdita di

liquidi dovuta al caldo.


Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.semplicementesalute.it.

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