Influenza 2025-2026: quanto sarà grave e come affrontarla
- Gioia Belardinelli
- 29 set
- Tempo di lettura: 3 min
di Roberta Raviolo

Con i primi freddi, la ripresa delle scuole e del lavoro, tornano a diffondersi i virus respiratori,
responsabili di raffreddore, sindromi para-influenzali e influenza vera e propria.
Se ci si ammala, è importante stare a riposo, bere molti liquidi caldi, evitare il contatto con le persone
fragili e assumere medicinali di automedicazione contro febbre e dolori. Il confronto con il
medico o con il farmacista è sempre importante.
Nell’attesa che arrivi la vera e propria stagione dell’influenza 2025-2025, il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario dell’I.RCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, ci spiega quanto sarà grave
l’influenza quest’anno e come possiamo difenderci.
I virus dell’influenza 2025-2026
Secondo l’ultima indagine di Human Highway per Assosalute – Associazione nazionale farmaci
di automedicazione, parte di Federchimica, presentata a Milano il 24 settembre 2025
all’evento stampa “Stagione dei virus respiratori 2025–2026”, gli italiani affrontano influenza
e altri virus con sempre maggiore consapevolezza e con qualche normale preoccupazione,
soprattutto per quanto riguarda gli anziani, i bambini piccoli e le persone con patologie
pregresse. E fanno bene a tutelarsi, perché sembra che la stagione influenzale 2025-2026 sarà
abbastanza impegnativa.
“Anche quest’anno ci aspettiamo una circolazione sostenuta di virus influenzali e ‘cugini’ come rhinovirus, SARS-CoV-2 e il virus respiratorio sinciziale, con un impatto che potrebbe coinvolgere tra il 15 e il 25% della popolazione italiana, fino a interessare, potenzialmente, circa 16 milioni di persone”, spiega il professor Pregliasco. “I segnali che arrivano dall’emisfero australe ci invitano a non abbassare la guardia: la stagione potrebbe essere intensa, con un aumento dei casi da metà ottobre e un picco invernale. La pressione sui servizi sanitari resta un rischio concreto, soprattutto per le fasce più fragili”.
Il vaccino antinfluenzale: quando farlo
È bene ribadire che il modo migliore per immunizzarsi contro l’influenza è sottoporsi al
vaccino antinfluenzale, che in alcune Regioni come la Lombardia è offerto gratuitamente a
tutti, in altre alle categorie più fragili come gli over 60, i bambini tra sei mesi e sei anni, i
soggetti con malattie croniche. La campagna vaccinale è partita da poco
2025-2026.html e la maggior parte degli Italiani ne riconosce il fondamentale ruolo
protettivo, tanto che il 61,2% degli over 65 dichiara di farla ogni anno. Nella fascia 55-64 anni,
invece, il 34,4% si vaccina su consiglio del medico. Tra i più giovani (18-24 anni), la principale
motivazione che spinge a scegliere il vaccino è la volontà di non contagiare persone vicine.
“La vaccinazione è la misura più efficace per proteggere sé stessi e i propri cari, soprattutto i
più fragili,” ribadisce Pregliasco. “Non garantisce l’assenza totale dei sintomi, ma riduce il
rischio di complicanze gravi. È importante cogliere ogni occasione per vaccinarsi, anche
integrando più vaccinazioni nello stesso appuntamento”.
Come comportarsi se si prende l’influenza
Che ci si ammali di influenza, oppure che si contragga una forma influenzale o un raffreddore,
è importante fare riferimento al proprio medico per sapere come comportarsi. È vero che
soprattutto i giovani utilizzano il web e l’intelligenza artificiale, o addirittura gli influencer.
Tuttavia è bene ricordare che occorre competenza nel suggerire rimedi contro l’influenza e
altre forme di malattie respiratorie stagionali. I principali referenti restano pertanto il medico
e il farmacista, che possono suggerire farmaci da banco, che si confermano essere l’opzione
terapeutica d’elezione, scelti dal 64,4% della popolazione. È importante non assumere
antibiotici di propria iniziativa, ma solo se in seguito all’influenza compaiono complicanze, per
esempio bronchite o otite. “L’uso inappropriato di antibiotici è ancora troppo frequente,”
avverte Pregliasco. “Ricordiamo che vanno assunti solo in caso di complicanze batteriche a
fronte di una prescrizione medica: abusarne favorisce l’antibiotico-resistenza e non aiuta
contro i virus”.
Riposo e tanti liquidi
Oltre che con il vaccino, per prevenire sia l’influenza sia le forme influenzali e il raffreddore è
essenziale lavarsi spesso le mani, arieggiare regolarmente gli ambienti chiusi, evitare contatti
stretti con persone sintomatiche e indossare la mascherina in caso di sintomi o in luoghi
affollati sono comportamenti semplici ma efficaci. Prestare attenzione ai segnali del proprio
corpo e adottare uno stile di vita sano (alimentazione equilibrata, attività fisica, riposo
adeguato) contribuisce a rafforzare le difese immunitarie e a ridurre il rischio di complicanze.
Se poi ci si ammala, è bene concedersi qualche giorno di riposo a casa, in relax, assumendo
antipiretici adeguati all’età e al peso. L’alimentazione deve essere leggera e nutriente, con
liquidi caldi (brodo, tè, tisane), frutta, verdure al vapore, carni bianche quando torna un po’ di
appetito.
Per altre informazioni www.semplicementesalute.it
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