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Feste natalizie in arrivo: i consigli dei medici AIGO per proteggere l’intestino

di Gioia Belardinelli


Tempo fa con la bravissima dottoressa Emanuela Visconti, abbiamo parlato dell’importanza dell’intestino per il nostro benessere psicofisico, anche perchè è considerato il nostro secondo cervello.


In questo periodo dell’anno a causa dei malanni di stagione come l'influenza e le malattie da raffreddamento, siamo spesso costretti ad assumere farmaci, a volte anche antibiotici, che appesantiscono lo stato generale dell'organismo e portano anche alterazioni della flora

batterica intestinale, il cosiddetto microbiota, condizione che determina gonfiore,

meteorismo e flatulenza.


Feste e ritmi frenetici, poi, sopportati per mesi mettono a dura prova il nostro organismo.

In questo periodo dell’anno, infatti, si possono esacerbare i disturbi funzionali più

comuni dell’apparato digerente come dispepsia, bruciore alla bocca dello stomaco,

reflusso, intestino irritabile, diarrea o stipsi. Se il freddo ci mette il carico, gli stravizi

a tavola sono un ulteriore aggravio del problema. E se si desidera stare all'aperto a

lungo per praticare sport, servono alcune accortezze, che partono anche dalla tavola.


Cosa fare a tavola per evitare di aggravare una situazione di stress per il fisico?


"Durante l’inverno per combattere il freddo è importante aumentare il fabbisogno calorico e rafforzare le difese naturali dell’organismo attraverso

i cibi più appropriati, - commenta Maria Cappello, Dirigente Medico Gastroenterologo del Policlinico di

Palermo e consigliere nazionale AIGO, Associazione Italiana Gastroenterologi ed

Endoscopisti Ospedalieri. Una buona alimentazione invernale, oltre a nutrire

correttamente, dovrebbe sostenere la produzione di calore corporeo attraverso il

metabolismo, senza invece accumulare troppi grassi. È fondamentale come sempre

l’utilizzo di alimenti freschi, a km zero evitando i prodotti processati e ultraprocessati

che le evidenze scientifiche più recenti hanno riconosciuto come favorenti l’insorgenza

o il peggioramento di alcune patologie dell’apparato digerente come le malattie

infiammatorie intestinali".

La scelta migliore da portare in tavola durante la stagione fredda ricade quindi su alcuni

alimenti essenziali:

- I piatti caldi, come zuppe, minestroni e stufati sono i cibi protagonisti dell’inverno

perché sono nutrienti, facili da preparare e contrastano il freddo. Cereali e legumi

(lenticchie, fagioli, ceci e piselli) caldi sono inoltre alimenti sani, ricchi di proteine e

antiossidanti.

- I vegetali di stagione, come broccoli, spinaci, verza zucca, radicchio, carote (queste

ultime ricche di vitamina A), le patate dolci sono poi la fonte privilegiata di vitamine e sali

minerali e sostengono le difese immunitarie; la frutta di stagione, e in particolare

kiwi e agrumi, per la vitamina C.

- La frutta secca, come mandorle, noci e nocciole sono ricche di zinco e vitamina E, utili per rafforzare le difese immunitarie, oltretutto grazie all'elevato apporto di grassi polinsaturi e proteine vegetali sono un'alleato prezioso per proteggere la pelle messa a dura prova dal

freddo.

- Infusi caldi e tisane saranno poi un toccasana in vari momenti della giornata per

garantire una buona idratazione dell'organismo e della pelle.


Altri alimenti alleati del nostro organismo per combattere il freddo, in soggetti sani e

a dieta libera, sono:


- Carne, pesce, uova e alimenti proteici sono capaci di attivare la termogenesi, ossia la

produzione di calore. Da privilegiare le carni bianche e il pesce azzurro poiché meno

ricchi di grassi.

- Parmigiano, latticini e yogurt hanno la capacità di rinforzare il sistema

immunitario.

- Il Miele è un alimento benefico dalle proprietà antibiotiche e balsamiche.

- Spezie e condimenti come cannella, curcuma, zenzero e peperoncino aiutano ad

aumentare la temperatura corporea, stimolando il metabolismo.

- Il cioccolato fondente grazie all’apporto di magnesio è un un alimento molto importante

nell’alimentazione invernale. Inoltre: combatte la stanchezza, stimolando il sistema

nervoso e aumenta il calore corporeo.


Nel caso invece di patologie acute e croniche, naturalmente, tutti questi alimenti

andranno considerati singolarmente confrontandosi con il gastroenterologo e il

nutrizionista poichè, spesso, possono essere controindicati.


Cosa invece è sempre bene evitare?

"Ci sono altre, abitudini da evitare, o ridurre al minimo, nei mesi freddi-

continua Cappello -, il primo è il consumo di alcolici e superalcolici, vino compreso

(è sufficiente un bicchiere a pasto). Può sembrare, infatti, che scaldi a causa di quella sensazione di tepore immediato provocato dalla vasodilatazione. Al contrario, invece agevola una vasocostrizione che induce il raffreddamento del corpo. Il secondo consiglio è

di evitare di seguire diete dimagranti molto rigide (pochi grassi e poche calorie), perchè proprio nei mesi freddi riducono la capacità di regolare la temperatura corporea

e contribuiscono a indebolire le difese immunitarie. Infine, moderazione con i

dolci: non riscaldano il corpo ma lo appesantiscono".


E in caso di attività sportiva e giornate sulla neve?

Se gli sportivi provetti sanno come sia necessario rivolgersi ad un nutrizionista specializzato per ottenere consigli personalizzati, anche per chi pratica questi sport occasionalmente o comunque in modo non agonistico, si possono dare alcuni suggerimenti.


"Bisognerebbe consumare una colazione abbondante e completa con latte o yogurt,

una porzione di cereali (pane o biscotti o fette biscottate o cereali da colazione), tè o

caffè, un frutto o una spremuta, - continua l'esperta -, gli spuntini sono fondamentali

per fare un pieno di energia. Utile uno snack energetico e facile da trasportare, da

consumare a metà mattina o a metà pomeriggio, come una barretta ai cereali, una

tavoletta di cioccolato, o una piccola confezione di crackers, grissini o biscotti secchi.

Da non dimenticare l’importanza dell’idratazione: se bere acqua fredda può risultare

sgradito, si consiglia di portare con sé un piccolo thermos con tè, caffè d’orzo o una

tisana a piacere".


Per il resto della giornata i pasti dovranno essere completi ma leggeri, "limitando i cibi

ipercalorici che spesso vengono proposti nei rifugi di montagna specie se, dopo pranzo,

si vuole riprendere l’attività fisica".

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